THE OUTARTLET GALLERY INAUGURA CON UNA GRANDE MOSTRA: 40 GRADI SOPRA IL REALISMO. DANIEL SPOERRI E NICOLO' TOMAINI



Sabato 11 giugno 2016 inaugura presso The Outartlet Gallery la mostra 40° sopra il realismo. Daniel Spoerri, Nicolò Tomaini.
Quale è stata l’influenza che ha avuto il Nouveau Réalisme sull’arte contemporanea del XXI secolo? Esiste ancora il Realismo o ci troviamo di fronte a una nuova evoluzione? Sono queste le domande che si pone la mostra 40 gradi sopra il Realismo. Daniel Spoerri, Nicolò Tomaini. Attraverso un confronto generazionale e stilistico l’artista Nicolò Tomaini, famoso per le suo icone contemporanea, analizza ed esplora il lavoro di Daniel Spoerri,  esposto in mostra, rifà suoi i dogmi principali e li fa crescere, portandoli verso un nuovo movimento, che risente del principio primo del Dadaismo, percorre il senso oggettivistico del Nouveau Réalisme  per arrivare a un concetto del tutto nuovo e personale. Ed è così che i famosi Tableaux pièges (Quadri Trappola) di  Daniel Spoerri trovano oggetti insoliti, dall’iphone, alla tastiera del computer. Nicolò Tomaini, con la scelta stilistica che lo contraddistingue, riesce a farci riflettere sul nostro mondo e sulla nostra società, ormai presa dal mondo della tecnologia e dei social media.  Perché Il nuovo paradiso risiede in un collegamento wifi.
Il titolo 40° sopra il realismo è un omaggio alla prima mostra dei Nouveau Réalisme, quando il critico d’arte francese, Pierre Restany, propose il movimento e decise di intitolare la mostra 40° sopra il Dada. L’intento della mostra è di superare i i confini del Nouveau Réalisme, guardandolo, come fecero gli artisti del Nouveau Réalisme nei confronti dei dadaisti, 40° sopra di esso.



Daniel Spoerri
Daniel Spoerri nasce in Romania il 27 marzo 1930. Durante la Seconda Guerra Mondiale è costretto a rifugiarsi a Zurigo in Svizzera. Nella città svizzera inizia a studiare danza, diventando poi ballerino, coreografo e direttore teatrale. Trasferitosi nel 1959 a Parigi, entra in rapporto con numerosi artisti che operano nella città tra cui Pol Bury, Jesús Rafael Soto, Marcel Duchamp, Man Ray e Robert Filliou. Sempre a Parigi, fonda la casa editrice MAT e inizia la sua opera di artista figurativo: inventa i tableaux-pièges (Quadri-trappola), incollando su tavole gli oggetti quotidiani ammassati nella sua stanza d'albergo. Nel 1960 elabora, con altri, il Manifesto del Nouveau Réalisme. La scultura lo impegna negli anni ottanta, che iniziano con la mostra interamente dedicata alla Eat Art: «Eat Art Festival», presso la Maison de la Culture di Chalon-sur-Saône. È la fase che egli definisce degli «oggetti etnosincretistici», che riuniscono maschere primitive, oggetti da mercato delle pulci e simboli religiosi occidentali, per deridere ogni fede e ogni convenzione artistica. Dal 1989 vive frequentemente in Italia, prima ad Arcidosso e poi a Seggiano (in provincia di Grosseto), dove comincia a costruire un parco-museo dove raccoglie opere proprie e di suoi amici artisti. Nasce così il Giardino di Daniel Spoerri, dal 1997 sotto l'egida della Fondazione «Hic terminus haeret - Il Giardino di Daniel Spoerri».



Nicolò Tomaini
Nicolò Tomaini nasce a Bellano (Lecco) il 23 settembre 1989, frequenta il liceo scientifico e successivamente la facoltà universitaria' di Lettere a Bergamo; si affaccia al mondo della pittura da autodidatta rivisitando in un primo momento le icone chiave dell'arte popolare della cosiddetta "Scuola Romana" di fine anni sessanta, inserendo all'interno dei lavori degli artisti quali Mario Schifano o Tano Festa gli elementi iconografici contemporanei come gli uccellini di Twitter o le "effe" di Facebook. Con le stesse icone ricompone i manifesti politici dei passati regimi ed utilizza gli attuali strumenti di comunicazione quali gli smartphone o i cavi delle antenne satellitari come supporti e installazioni per i suoi dipinti. La poetica del suo lavoro trae le fondamenta dalla filosofia postmodernista che riesce a constatare il crollo delle cosiddette "Verità Forti", grazie anche all'avvento dei nuovi sistemi di comunicazione veloce. Il cosiddetto "selfie", le emoticon di Whatsapp, i cinguettii di Twitter o l'utilizzo dell'iPhone vengono infatti riportati su tela come testimoni di una nuova epoca.



Sabato 11 giugno 2016
Ore 18.30
Presso The Outartlet Gallery
Corso Vittorio Emanuele II, 28
Vigevano  (PV) – 27029

333-3712339

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