Alla Biennale di Venezia il Giappone porta l'arte di Shimabuku, l'idea però era già nostrana di ben 5 anni prima
Venezia. E' ormai inziata da due mesi l'appuntamento che tutti gli amanti dell'arte aspettano con entusiasmo e che porta migliaia di visitatori di tutto il mondo nel nostro paese: La Biennale di Venezia. Ma il caso di cui vi racconto oggi parla di come due artisti diversi tra loro, sia per nazionalità che per background siano giunti allo stesso pensiero, anche se in tempi diversi.
Aggirandosi fra i padiglioni vi è, ovviamente, anche quello del Giappone, famoso per portare sempre una panoramica innovativa dell'arte contemporanea, molti di voi ricorderanno la meravigliosa installazione della 56° Biennale dell'artista Chiharu Shiota, The key in the hand. Quest'anno il Giappone, ha presentato l'artista Shimabuku che, dopo aver creato con un Ipad Mac un'ascia, ha esposto l'opera "Oldest and newest tools of human beings" realizzata nel 2016.
Peccato che in Italia questa idea di pensero era già approdata nel 2012, ma per il solito problema che noi italiani non apprezziamo i nostri artisti contemporanei, molto spesso lasciandoli fuori dai circuiti del mercato dell'arte internazione, è passata senza destare così tanto scalpore.
Sto parlando dell'opera di Nicolò Tomaini, artista di Lecco famoso per utilizzare gli smartphone e i simboli social nelle sue opere.
Oldest and newest tools of human beings - Shimabuku -2016 |
Quando saremo capaci di valorizzare i nostri artisti? Per quanto consideremo il prato del vicino sempre più verde? Quando le gallerie ma soprattutto i collezioni inizieranno ad investire sui giovani talenti italiani?
Intanto l'artista ha condiviso il suo penserio sui social.
"L'arte nell'accezione più contemporanea del termine significa anche "vedere oltre", personalmente credo di non essere nessuno, mi rende soltanto orgoglioso il fatto di essre stato il precursore di una serie di lavori che hanno portato in "pittura" la valenza culturale della tecnologia moderna (in questo caso smartphone). La stessa valenza culturale che la televisone ha rivestito per la pop art...qui sotto un mio lavoro del 2012 affianzato a quello di Shimabuku, noto artista Giapponese, realizzato nel 2016 e partecipante dell'atturale edizione della Biennale di Venezia"
Lascio a voi la discussione. Cosa ne pensate?
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