Il 26 agosto del 1898 nasceva a New York Peggy Guggenheim


Peggy Guggenheim svolse un ruolo determinante nella storia dell'arte del Novecento. Credeva fermamente nell'arte e negli artisti, soprattutto contemporanei, credeva nel doverli difende, credeva nell'obbligo di tutelare e trasmettere l'arte al mondo.
Peggy nasce da Benjamin Guggenheim e Florette Seligman. La famiglia era emigrata dalla Svizzera Tedesca a metà dell'Ottocento e aveva fatto fortuna con l'estrazione mineraria e la lavorazione primaria dei metalli estratti. Sua madre, invece, faceva parte di una delle più importanti famiglie americane, erano banchieri. La vita di Penny viene sconvolta in giovane età quando perde il padre a causa nel naufragio del Titanic. 


A venti anni inizia a lavorare in una libreria di New York, la Sunwise Turn. Qui frequenta e fa amicizia con esponenti dei circoli artistici e intellettuali della città e incontra colui che diventerà il suo primo marito Laurence Vail. Vail era un artista di grande talento, scultore Dada e autore di collage. Nel 1921 si reca in Europa, scopre Parigi, la Parigi di quegli anni, piena di artisti bohemienne, ma anche piena di talento. Stringe molte amicizie tra cui Costantin Brancusi, Djuna Barnes e Marcel Duchamp. Benchè resti sempre in buoni rapporti con Vail, lo lascia nel 1928 per l'intellettuale inglese John Holms, che sarà il grande amore della sua vita, anche se purtroppo, nel 1934, ancora giovane morirà tragicamente. Nel 1938 inaugura la sua prima Galleria a Londra. 


Il suo caro amico Samuel Beckett insiste affinchè si interessi all'arte contemporanea, in quanto "qualcosa di vivente". Ed è Duchamp che le presenta gli artisti e le insegna "la differenza tra l'arte astratta e surrealista". La prima mostra fu dedicata a Jean Cocteau, la seconda a Vasily Kandinsky, mai esposto prima d'allora in Inghilterra. Un anno dopo apre il Museo d'arte moderna a Londra con Herbert Read. Nel 1939, ignorando la guerra che avanza, acquista numerose opere per il futuro museo, si dice che fosse determinata a comperare un quadro al giorno. Compera Picabia, Braque, Dalì e Mondrian. Solo dopo essere riuscita ad acquistare Uccello nello spazio di Brancusi, mentre i tedeschi si avvicinano a Parigi, decide allora tornare a New York. Aiuta molti artisti a lasciare l'Europa, come ad esempio il futuro marito Max Ernst, anche se divorzierà da lui due anni dopo. 


Tornata negli USA, nel 1942, inaugura la sua galleria/museo Art of This Century, la galleria si compone di spazi espositivi molto innovativi e stimolanti. Fu durante la serata dell'inaugurazione che Penny disse "Indossai un orecchino di Tanguy e uno di Calder, per dimostrare la mia imparzialità tra l'arte surrealista e quella astratta". Ed è proprio li che espone la sua collezione di arte cubista, astratta, surrealista. Uno degli incontri che le ha cambiato la vita è sicuramente quello con l'artista Pollock nel 1943. Peggy ne è entusiasta tanto da promuoverlo ai suoi clienti e gli commissiona la sua più grande opera. Da li in poi Pollock e l'espressionismo astratto esporranno nella galleria e diventeranno i più importanti artisti americani. Tanto da diventare famosi anche all'estero e in Europa. Permettendo, così, un'arte indipendente dai dogmi coloniali dei secoli precedenti. 


Finita la guerra decide di tornare in Europa e nel 1948 viene invitata ad esporre la collezione alla Biennale di Venezia. Per la prima volta l'Europa vede le opere di Pollock, Rothko, Gorky. L'esperienza è talmente positiva che Peggy acquista il Palazzo Venier dei Leoni a Venezia, vi si trasferisce e porta con se la sua collezione. Gli anni successivi sono caratterizzati da grandi mostre, la collezione viene esposta in varie occasioni in tutta Europa dalle Tate Gallery di Londra, a Stoccolma. Penny si consacra regina indiscussa dell'arte contemporanea mondiale, creando un impero che dura ancora. 
Muore all'età di 81 anni, il 23 dicembre del 1979. Le sue ceneri vengono seppellite nel giardino di Palazzo Venier dei Leoni. 

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