Arte il Faro per Natale invita gli artisti ad essere liberi


Ci sono artisti che fanno della loro arte una cosa esclusiva, che mirano a un argomento e decidono di non abbandonarlo mai, e poi ci sono altri che fanno dell'arte un unico grande genere, capace di superare pittura, scultura, performance, musica, videoarte ecc, trovando nella differenza il loro punto di forza. La loro arte nasce dal confronto e dalla comunione. Ed è proprio di questo secondo tipo che voglio parlavi oggi. Arte il faro, associazione culturale con sede a Vigevano, è composta da membri di eccellenza, a partire da Gio Marchesi, artista già attiva negli anni '70 con il movimento Il Sagittario, Gabriella Maldifassi capace di fare dell'arte una lirica leggeva, Domenico Bernacchi la sua pittura rimanda un tempo passato a cui è stata tolta l'illusione dell'avanguardia e molti altri ancora, tra cui Montserrat Gomez, uno stile forte e deciso e Francesco Palermo che guarda il mondo con una lente tutta sua, per finire con Marco Favazzi che usa l'astrattismo come mezzo sperimentalistico. Molto altri artisti sono presenti e mi scuso fin da ora se non ho citato alcuni. 
La mission di Arte il faro è un po quella che avevano gli artisti degli anni '60 della Kunsthalle di Berna e di Szeemann, ossia un'arte che superi i generi, unendoli, facendola diventare totale. In occasione della Rassegna Letteraria sono stata invitata a una loro mostra, Sguardo tentatore, ognuno di loro in assoluta libertà ha interpretato il tema della tentazione. 





Nel frattempo per la serie BLOGMAS voglio parlarvi della loro proposta per questo Natale: Luci, regali, fiocchi, pranzi, cene, feste e veglione, baci, parenti, amici, sorridi, sorrido, la casa vuota e la casa piena, messa per alcuni, cioccolata per tutti, e il vin brulè?
Natale è così. non ci si piò fermare all'inarrestabile fluire degli eventi così come non ci si può riparare dal bagliore delle luminarie. Forse si può solo invertire l'ordine delle azioni sopra citate. Questo è ciò che la tradizione o la cultura italiana o il consumismo ci ha imposto. 
Ascoltiamoci. E' stress è felicità. E' tristezza ciò che proviamo? Ma se fosse una di queste sensazioni o anche un'altra non può affiorare in quei giorni natalizi. non si può esternare delle sensazioni scomode al contesto, si può essere felici, ma stando nei programmi prestabiliti. Ma sotto alle carte dei regali, sotto alle tovaglie dei tavoli imbanditi, sotto proprio ai maglioni messi per coprire la pancia incombente...come stiamo?
Crea un'opera o riciclane una, non ci sono dimensioni o tecniche richieste.
Arte il Faro organizza una mostra per dare libero sfogo ai sentimenti più intimi provati durante il periodo natalizio: sii completamente libero di esternare come stai e come ti senti. Scrivo solo il titolo e alcune brevi frasi o serie di parole che spieghino le tue sensazioni natalizie nel bene o nel male. In quell'occasione potrai "vomitare" le tue sensazione attorno un ampio tavolo imbandito che fungerà da installazione al centro della galleria. Avrà dei candelabri, piatti e posate rivestite da carte di libro ingiallita. Un'ambientazione chic-decadente, che sarà il contesto dell'evento inaugurale della mostra: riviviamo il momento di una cena natalizia, ma proprio come ci pare. Il 4-5 dicembre porta in galleria Arte il Faro quanto hai creato in modo tale da organizzare l'evento per l'inaugurazione della mostra che si terrà il 13 dicembre alle 17.00. Per ogni partecipante ci sarà un segnaposto con nome, cognome e le due frasi precedentemente richieste. Un attore, seduto a capotavola, farà una breve piece teatrale sul tragicomico, introducendo il tema del Natale, poi ciascuno di voi, se volete, leggerà il segnaposto indicando l'opera eseguita (appesa al muro). Se non vi va di leggere, lo farà l'attore come se vi presentasse al pubblico. Dato che l'atto recitatorio fungerà da messo intermediario nel processo d'ascolto e di apprendimento del pubblico. Proprio grazie alla finzione teatrale nessuno potrà capire se le sensazioni siano vere o finte. Potete esporvi, senza aver timore. Esagerate, come si esagera col vin brulè nelle giornate fredde. Ecco qui il vin brule che compare. 

Non mi resta che invitarvi e ci ritroviamo il 13 dicembre per questa interessante mostra-performance. 

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