L'ADORAZIONE DEI PASTORI DI RUBENS A PALAZZO MARINO
A Palazzo
Marino per tutto il periodo di natale si ha una possibilità unica: poter
ammirare dal vivo la celebre opera di Rubens l'Adorazione dei pastori. Un
capolavoro unico, dalla storia affascinante.
L'opera è
stata posta nella Sala Alessi, che per il quarto anno consecutivo ospita una
mostra a tema natalizio. L'entrata è gratuita.
Lo stesso
assessore alla cultura, Filippo Del Corno ha dichiarato sui social: "Sono
già oltre 15.000 i visitatori che hanno ammirato L'adorazione dei pastori di
Rubens, emozionante capolavoro dell'arte barocca, esposto a Milano da una
settimana nella sala Alessi di palazzo Marino. Ancora grazie al Comune di
Fermo, soprattutto al bravissimo vicesindaco e assessore alla Cultura Francesco
Trasatti, per averci concesso in prestito il quadro per il Natale 2015 e ai
nostri partner Intesa SanPaolo e la Rinascente"
Ma quale
storia si cela dietro a questa incredibile tela? Nel 1927 lo storico dell'arte
Roberto Longhi, in visita alla chiesa di San Filippo Neri a Fermo, riconobbe
l'opera e l'attribuì al celebre pittore fiammingo.
Il dipinto fu eseguito da
Rubens nel 1608 durante il soggiorno romano e commissionato da padre Flaminio
Ricci per la chiesa di San Filippo Neri a Fermo. La pala fu realizzata in soli
tre mesi ed è l'ultimo lavoro dell'artista prima di tornare ad Anversa.
Un'opera ricca di suggestioni caravaggesche, che rispetta appieno i dettami
della Controriforma, dallo stile barocco con un carattere scenografico e
treatrale.
Rubens volle sottolineare il momento in cui la Vergine Maria mostra
il bambin Gesù appena nato ai pastori. L'atto è investito di una forza ma allo
stesso tempo di una delicatezza inaudita grazie ai giochi di luce e alla
maestria nell'utilizzo del chiaroscuro. Nella Natività si ritrova l'irruenza
pittorica e quel giganteggiare delle figure, caratteristiche tipiche del Rubens
e di influenza michelangiolesca. E' un'opera unica capace di simboleggiare al
meglio lo spirito natalizio cattolico e il soggetto del presepio.
Commenti
Posta un commento