ELVIRA PANNO: HORROR VACUI


Oggi voglio parlavi di una mostra che ho potuto visitare nei giorni scorsi: Horror Vacui, dell'artista vigevanese Elivira Panno. Classe 1987 ha studiato all'Accademia di Brera di Milano e ha esposto a Pavia, Milano e Bari.


     



Se la tela ricerca il disegno, il colore e il riempimento, Elvira Panno non delude certo le aspettative. Il titolo poi è molto azzeccato, non avrei saputo trovare di meglio, perchè l'artista deve riempire lo spazio, quasi a dare un senso claustrofobico alle forme e ai nostri pensieri. Panno ha un'ottima tecnica e grazie ad essa crea forme unite, piene, ma con un effetto chiaroscurale eccellente. 






I materiali che usa sono i più svariati, ci sono tavole interamente dipinte con la penna, altre con acrilico, o resina, insomma gli effetti non sono mai delicati, ma anzi, lucidi, forti, d'impatto. L'artista in queste opere espone se stessa, il suo mondo, i suoi turbamenti, senza mai essere superficiale o invadente. Tratti distintivi del suo lavoro sono colori sgargianti, netti ma mai piatti, anzi, imponenti e reali. Per alcuni versi, in diverse opere mi ha ricordato Fornasetti. 






Poi però ho visto le sue sculture e ho capito che ci troviamo di fronte a un passaggio. Panno obbligata al riempimento costante della tela, come se stesse compiendo un qualche rito, un gesto liberatorio, sta scegliendo altri materiali, come l'argilla. Un cambio di rotta molto positivo. L'installazione formata da piccole sculture, da piccoli volti, (in questo un altro rimando è stata la Merz), liberano il disegno e urlano alla liberazione dei sentimenti. 






Insomma, se siete nei pressi di Vigevano, non potete perdervi questa occasione.
Da Il Minotauro, fino al 23 luglio, Vigevano (PV)





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