Ale Puro e le sue nuvole di carta


"Per diventare bambini occorre una vita". Questa celebre frase di Pablo Picasso mi è venuta in mente visitando la mostra Nuvole di carta, personale dell'artista Ale puro, presso lo Spazio B a Vigevano. 
L'artista ci porta in un mondo fatto di delicatezza e leggiadria, una dimensione dolce, a tratti sognante e malinconica. I suoi personaggi riescono in un intendo assai arduo: riflette il bimbo dentro di noi, i nostri "mini me" e lo fa senza gioco, burle o scherzo, lo fa entrando nello stato più intimo delle nostre emozioni. Non si può non amare le sue dolci creature e volerle portare con 



La mostra è immersa in un'atmosfera fatta di sospensione e dolcezza. Mentre si ammira un quadro si è piacevolmente interrotti dalle sculture caratterizzate da colori delicati ma allo stesso tempo vivaci, di un verniciato intenso. Immagini già che queste creaturine si animano, che il bimbo sull'altalena che appeso in mezzo alla sala inizi a dondolare, che dal flauto della bambina esca una melodia e che il cane scodinzoli sul serio. 



Lo stile è quello unico dell'artista, inconfondibile, un tratto distintivo che lo differenzia dagli altri, sia che la superficie pittorica sia un muro, una tela o un pezzo di carta. I colori, principalmente pastellati sono disposti a campiture e incorniciati da un tratto nero. Un rimando alla tradizione fumettistica ma anche a quella del famoso writer Keith Haring






Ale puro è capace di creare una sintonia tra il visitatore e l'opera d'arte, il legame che si crea è di tipo empatico e permette al pubblico di poter fare un viaggio emozionale e sincero, tipico dell'età dell'innocenza, appunto puro.

Nuvole di carta a cura di Gaia Rotango
Spazio B, Palazzo Sanseverino
Corso della Repubblica 19,Vigevano 
Dal 12 al 21 Dicembre



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